Irene Bastante Restaurant Experience

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GALATEO AL GIORNO D’OGGI: (capitolo III) 

Quando si va in un ristorante a mangiare, ci si deve ricordare che non siamo i soli a voler vivere al meglio quel determinato momento. Il rispetto, quindi, deve partire da noi stessi per ricevere in cambio lo stesso trattamento.

Tempo fa, rileggendo qualche paragrafo del Galateo scritto da Giovanni Della Casa, mi sono resa conto che ad oggi alcuni gesti e alcune regole sono difficili e probabilmente incomprensibili da rispettare.

Con l’avvento degli anni 2000, gli usi e le abitudini di ogni persona si sono completamente rivoluzionati.

Non sono giustificati dei gesti che non sono assolutamente rinfrescabili dal “vecchio” manuale,ma penso che alcuni di essi si possano semplificare o rendere più pratici.

L’idea di “influenzare” le persone che ci circondano, rendendo quotidiano e naturale un comportamento che qualcuno potrebbe ritenere “futile”, è un sistema che ci permette di poter trasmettere le buone maniere senza doverle spiegare.

Con grande ammirazione per il manuale scritta da Della Casa, proviamo a dare qualche dritta in chiave moderna.

 

-          Non è sbagliato chiedere una gentilezza per soddisfare un bisogno, senza muoversi di propria spontanea volontà.

-          Far cadere l’attenzione su se stessi per l’intera durata del pasto a fine di apparire agli occhi degli altri commensali è un gesto di ipocrisia che rovina l’esperienza altrui.

-          E’ educazione ascoltare la spiegazione dei piatti e delle varie proposte, senza interrompere.

-          Alzarsi più volte da tavola, mette in difficoltà la cucina e la sala.

-          Mettere i gomiti sul tavolo non indica un gesto di maleducazione.

-          Sedersi in maniera composta è un modo di trasmettere attenzione a chi siede con noi e a chi sta lavorando per garantirci un buon servizio.

 

Quante volte ci capita di assistere a gesti inconsulti che non ci mettono a nostro agio?!

Ognuno di noi ha degli usi e abitudine differenti che possono manifestarsi in maniera negativa o ironica. Questo non significa che bisogna cambiare noi stessi o i nostri gesti abitudinari, ma bisognerebbe semplicemente stondarli a misura di una situazione o del luogo in cui si è.

Oggi la ristorazione punta al far sentire a proprio agio il proprio ospite, facendogli vivere un’esperienza unica e su misura.

La caparbietà dell’intera brigata di un ristorante nel rispettare le esigenze di tutti i commensali è fondamentale per trasmettere sicurezza, fiducia e rispetto.

 

Quale atteggiamento ritieni non idoneo quando siedi in un ristorante?