I PRO E I CONTRO DELL’AVERE UN BLOGGER IN UN RISTORANTE:

Iniziamo questo articolo rispondendo a una domanda che può sembrare banale: chi è un blogger?

 

Un blogger è colui che sente il bisogno di condividere una sua passione, hobby, conoscenza o esperienza, utilizzando un mezzo di comunicazione che gli permette un riscontro diretto con il suo pubblico.

 

C’è una netta differenza tra un blogger e un topo da tastiera. Trasmettere informazioni negative o non corrette al proprio pubblico è segno di incoscienza e non ritengo sia un buon metodo di approccio con il mondo farsi riconoscere per l’hater che si è mettendosi in cattiva luce, perchè ti farà annullare agli occhi della società.

Cerchiamo di far trasparire il buono di un’esperienza, comunicando informazioni che non riescono ad arrivare con una sola immagine, tutto questo rimanendo riservati ed intimi nel momento in cui si sta vivendo il percorso.

Un buon blogger  pubblicizza al meglio un prodotto raccontando  il momento vissuto in prima persona ad un pubblico che ricerca informazioni in quel campo, quindi, è fondamentale mantenere un linguaggio semplice, chiaro e deciso per far sì che il lettore non si distragga tra innumerevoli parole dispersive.

Tra gli aspetti positivi, in alcune situazioni prevalgono dei gesti negativi. Quando si vive un’esperienza con un blogger in sala, spesso si viene disturbati dalla sua non curanza nei confronti di chi si vuole vivere il momento.

Parlare con un dispositivo elettronico in mano, accendere il flash o continuare a catturare l’attenzione su di sé, ritengo sia un gesto di maleducazione nei confronti dei commensali seduti in sala e anche dell’intera brigata ( sala e cucina) che studia accuratamente i tempi da dedicare ad ogni cliente in modo da creare un atmosfera confortevole e un ricordo memorabile.

Qui entrano in scena i grandi “Eroi” di queste situazioni, l’intero staff che riesce a gestire con disponibilità ed educazione tutti gli ospiti, da coloro che richiedono intimità a chi necessita maggiori attenzioni.

Oggi il mondo della ristorazione è in continua crescita tanto quanto la realtà dei social, queste due arti se ben incastrate tra loro possono rivelarsi un’ottima combinazione tra un’esperienza imperdibile e una buona pubblicità.

 

In questi anni ho individuato sette tipi di Blogger, ognuno con un talento e una strategia differente:

 

-          Il Fake: Faccia tosta a non finire! 😬Colui che è riuscito ad ottenere tantissimi seguaci in pochissimo tempo.. e che oggi richiede collaborazioni in cambio di un trattamento speciale.

 

-          Il Pignolo: Quello che cerca il pelo nell’uovo! 🧐Colui che registra l’intera esperienza per paura di perdesi qualche parola.

 

-          L’Appassionato: L’inguaribile amante del bello!🥰 Colui che ricerca il bello nella tradizione, ma anche nel nuovo che avanza, che apprezza la creatività degli artisti che osano producendo innovazione e bellezza con capacità.

 

-          Il Vip: La stella del momento! 😎Colui che sa di avere un minimo di “fama” e che entra in un ristorante come se fosse sul Red Carpet di Cannes.

 

-          L’Hater: Simpatico come la sabbia negli slip!🤯 Colui che critica assolutamente qualsiasi cosa senza un minimo di pietà.

 

-          Lo Scrittore: Abile creativo! ☺️Colui che si appunta qualche informazione, ma che si vive l’esperienza al massimo con meticolosità e attenzione.

 

-          Il Fenomeno: E che parliamo a fare?🤓 Lui sa tutto ancor prima di viversi l’esperienza. Sa tutto dei vini ancor meglio del sommelier e sa tutto sulle portate ancor meglio dello chef…

 

 

 

Mostrare al nostro pubblico le nostre passioni è una cosa meravigliosa dal momento in cui le raccontiamo con testa, educazione e amore.

Rispettare la quiete del ristorante e dei commensali attorno a noi, valorizza ancor di più la nostra figura.

Sedere in un ristorante dev’essere un momento di coccola da dedicare in primo luogo a noi stessi.

 

Cosa ne pensi di questa realtà? Quali aspetti positivi e quali negativi riscontri?

 

 

Indietro
Indietro

QUANDO LE PIZZERIE VERRANNO ILLUMINATE DALLA STELLA MICHELIN:

Avanti
Avanti

MANUALE DI UNA BUONA CONDOTTA A TAVOLA PER I PIU’ PICCOLI