le regole di una buona conversazione a tavola:

In una quasi fresca mattina di agosto, là dove il silenzio domina. Gli spifferi degli italiani nell’orario di punta tra le 10:00 e le 12:00 a.m., riguardano unicamente la cucina e il cibo (in realtà noi italiani parliamo quasi sempre di cibo nel nostro quotidiano).

Tra ristoranti, chef di fama stellare e ricette trapassate dalle mamme, il nostro posto preferito rimane la tavola.

l’Italia conosciuta per la tradizione dei nostri piatti e il buon vino potrebbe diventare un giorno patrimonio immateriale dell’Unesco.

Tutte le nostre conversazioni ci riportano unicamente al mettere le gambe sotto il tavolo, infatti, riserviamo appuntamenti di lavoro in un caffè o in un bistrot; I momenti romantici li condividiamo con una buona bottiglia di vino e un tagliere di formaggi; Gli incontri con gli amici sono esclusivamente in un loungebar brindando ai nostri successi con un martini in mano; Il brivido di un’esperienza lo passiamo in uno stellato.

Condivisione e cucina sono all’apice della mentalità di un italiano medio in ogni occasione, ma la conversazione che si predispone convivialmente è molto importante e richiede una delicata attenzione.

Qualsiasi sia il motivo a tavola ci si siede con la mente libera e con argomenti positivi: sogni, ambizioni, destinazioni nuove e tanti sorrisi.

Quando ci si riempie la pancia, la nostra mente attraversa dei percorsi sensoriali che si accompagnano al benessere e una buona conversazione che contorna con efficacia l’emozione che si sta provando.

L’elenco che seguirà sono consigli più che regole, perché il piacere della condivisione è un momento felice e chiacchierare a stomaco pieno è ancor più appagante.

-Evitiamo discussioni che possiamo rimandare.

-Non diamo pareri non richiesti a chi ci racconta un suo sogno o una sua ambizione. Se siamo stati scelti come diario segreto per poter viaggiare allora lasciamoci trasportare.

-Esprimere il proprio pensiero sulle portate è importante, ma ricordiamoci che il nostro tavolo non è in un’ampolla di vetro..la brigata e gli ospiti attorno a noi ci possono sentire.

-Evitiamo di parlare solo ed unicamente di noi stessi, lasciamo spazio anche agli altri.

-Non parliamo di malattie, malesseri o problemi altrui; sì, magari lasciamo un piccolo spazio ad essi ,ma senza risultare pesanti.

-Ovviamente non “rimproveriamo” solo le conversazioni inopportune, ma anche il non interagire con chi siede al nostro tavolo, risulterebbe imbarazzante e inopportuno  privarsi dell’interesse reciproco utilizzando la “strategia” del silenzio.

Contestualizzando i vari motivi di incontri, le basi rimangono tali e univoche.

Navigando tra il “troppo poco” e un esaltata esagerazione, dobbiamo imparare a mantenere l’equilibrio per una piacevole convivialità.

Mi capita spesso di girare da sola tra le vie delle più grandi città e senza accorgermene ascolto le conversazioni altrui facendomi scappare un sorriso là dove il pensiero mi sembra banale o univoco. Amo la mia città, Milano, perché è varia, incontri ogni giorno personalità di ogni tipo, dalla più rude e scapestrata alla più inquadrata e quasi scontata. Ma tutti hanno una visione al quanto personale di buon gusto che si aggira in uno scettico ideale di benessere. Poi ci sono le persone come me che in qualsiasi contesto riescono ad ambientarsi e a ritrovare il bello. Mi è capitato ultimamente di ritrovarmi in un centro sociale, alcuni penseranno “ che figata”, altri con una smorfia faranno finta di non aver mai letto questo paragrafo per l’idea di alta borghesia che si sono fatti su di me. Ebbene sì , quella ragazza degli stellati e delle guide sul galateo riesce anche a trovare del bello in un posto sporco e pieno di gente con ideali differenti e ambigui.

Ecco io sono quella che il bello lo riesce a trovare anche, anzi sopratutto, nella semplicità di un gesto.

Comunichiamo trasmettendo sicurezza e facendo prevalere serenità, non è gradevole terminare un pasto con il broncio e senza il dessert!

Quanto è importante per te la conversazione a tavola? Quali argomenti condividi con i tuoi ospiti?

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UN GALATEO PER I BAGNANTI: