Le stelle che illuminano l’Italia nella Guida Michelin 2024:

La tensione che si cela nei giorni che precedono l’uscita delle stelle Michelin si può tagliare con il coltello.

Curiosità, scambi di opinione e quanta tensione tra le brigate speranzose e gli amanti dell’alta ristorazione.

La °69 edizione della Guida Michelin si è fatta attendere fino alle 16:45 del 14 Novembre 2023, quando fremitanti non riuscivamo a distogliere gli occhi dallo schermo che trasmetteva la storica cerimonia.

Ben 33 nuove stelle brillano nel firmamento della Guida MICHELIN Italia dell’edizione 2024.

Illuminati dalla prima stella, 27 ristoranti: Amalfi - Alici; Andora - Vignamare; Brenzone sul Garda - Nin; Breuil Cervinia - Wood; Capodacqua - Une; Castelnuovo Berardenga - Il Visibilio; Fasano del Garda - Il Fagiano; Firenze Saporium - Firenze; Forte dei Marmi - La Magnolia; Furore Bluh - Furore; Genova - Il Marin; Lancenigo - Vite; Lodi - La Coldana; Madonna di Campiglio - Dolomieu; Marina di Ragusa - Votavota; Milano - Horto; Montepulciano - Osmosi; Noto - Crocifisso
Oltressenda Alta - Contrada Bricconi; Perugia - Ada; Praiano - Un Piano nel Cielo; Roma - Orma Roma; Saronno - sui generis.; Sasso Marconi - Casa Mazzucchelli; Siracusa - Cortile Spirito Santo; Terrasini - Il Bavaglino; Torgiano - Elementi.

Terry Giacomello ha confermato nuovamente il suo grande talento, ma questa volta nel suo nuovo ristorante “Nin” a Brenzone sul Garda.

La sua recente apertura del 6 aprile 2023, non ha richiesto troppe attese. Forse una nomina scontata?! Può essere, ma sicuramente meritata. La sua cucina estrapola emozioni incredibili e la sua giovane brigata emana serietà, benessere e forte fiducia nel progetto dello Chef.

Con immensa sorpresa, anche la città di Saronno viene illuminata dal talento dello Chef Alfio Nicolosi e dalla sua squadra nel ristorante “Sui Generis”, anch’essa una recente apertura del febbraio 2023. Una filosofia che viene guidata dal desiderio di manifestare un’idea basata sul passato, richiamando la condivisione e la convivialità e proiettandole sul futuro, senza distogliersi da una linea minimalista.

Le due stelle richiedono personalità, raffinatezza, ricerca e tecnica. Ecco come questi 5 ristornati si sono guadagnati la seconda stella: Castellammare di Stabia – Piazzetta Milù ; Milano - Verso Capitaneo; Milano – Andrea Aprea ; Napoli – George Restaurant ; Serralunga d'Alba – La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti.

Brividi e mani tremanti quando Federica Fontana, conduttrice dello Show, ha annunciato il ristorante “Verso”.

Da una semplice segnalazione nel settembre ad un eccezionale assegnazione di ben Due Stelle Michelin. Che dire, i fratelli Mario e Remo Capitaneo assieme a Marco Matta e alla loro squadra, sanno il fatto loro. Entrati con i piedi di piombo nella Piazza del Duomo di Milano e possedenti di un curriculum impeccabile, questa brigata ha semplicemente confermato il pensiero di tutti gli amanti della loro cucina. Non serve aggiungere alcuna parola di più.

Tra le conquiste e le riconquiste, ecco i 2 tre stelle che si sono fatti spazio tra la più alta valutazione Italiana 2024: Brunico – Atelier Moessmer Norbert Niederkofler; Nerano – Quattro Passi .

La stella Verde: È stata introdotta nella Guida MICHELIN Francia nel 2020 e viene assegnata ai ristoranti che sono modelli di riferimento quando si tratta di gastronomia sostenibile. Oltre alle considerazioni sull’ambiente,  sono realtà che si preoccupano della qualità della vita del loro personale e sostengono progetti sociali a livello locale, nazionale e globale.

Lungo tutto lo stivale la sostenibilità si sta facendo ben vedere dalla grande istituzione culinaria, infatti, sono 13 i nuovi ristoranti alla quale è stata assegnata la stella verde: Albiate - Grow Restaurant; San Giovanni in Fiore - Hyle; Vallesaccarda - Oasis Sapori Antichi; Milano - Horto; San Fermo della Battaglia - Radici;Canneto sull’Oglio - Dal Pescatore; Sassetta - La Cerretta Osteria; La Morra - Coltivare; Firenze e Chiusdino - Saporium; Pennabili - Il piastrino; Norcia - Vespasia; Brunico - Atelier Moessmer Norbert Niederkofler.

Ricevere una stella per un ristorante è un evento veramente molto speciale, questo accade quando gli ispettori che hanno intrapreso più “prove tavolo” come dei normali clienti e quindi anche in anonimato vivono un’esperienza eccezionale. Esperti curiosi, appassionati, con la mente aperta e sempre pronta a scoprire nuovi ristoranti, nuove destinazioni e nuove culture culinarie. Per assegnare le stelle gli ispettori si avvalgono di cinque criteri di valutazione che sono applicati nello stesso modo in tutti i paesi (quindi, non c’è differenza) e sono: qualità dei prodotti; maestria delle tecniche culinarie; armonia dei sapori; la personalità dello chef espressa nel piatto; coerenza e regolarità dell’esperienza gastronomica nel tempo e nel menu. Ricevere una stella vuol dire far parte dei migliori ristoranti a livello nazionale o internazionale.

La guida Michelin è sempre stata al fianco dei viaggiatori proprio per raccomandare le migliori esperienze gourmet in tutto il mondo.

Tante impressioni contrastanti condite da un filo di polemica su questa edizione, a partire dal premio speciale “Passion Dessert”, dove viene elogiato il mestiere di Pastry Chef, con tutto ciò che si porta dietro: il talento, la creatività, i sapori e gli accostamenti più intrigarti ideati da coloro che sono considerati gli artigiani della gastronomia dolce.

I criteri di selezione sono sempre legati all’ambiente della ristorazione, non alla singola pasticceria.

Oltre alla Famosa Guida Michelin esistono tanti altri premi, con un valore univoco a seconda del prodotto lavorato. Perché polemizzare su scelte speciali che rendono innovativa una cerimonia che si manifesta da ben 69 anni?!

Ulteriori “sentenze” per la scarsa quantità di stelle assegnate al Sud Italia. Effettivamente sono veramente poche per delle terre che meritano un occhio di riguardo. Ricche di valori, prodotti eccellenti e a km 0, tradizione e calorosa accoglienza. C’è da dire che quest’anno è stato assegnato un numero notevole di statuette…o le avevano finite o stanno mettendo alla prova le capacità (nervi) del caro Sud. Le opzioni son due: o vi trasferite al Nord Italia o trovate un ulteriore modo per farvi notare…

Tante premiazioni (e pluri-premiazioni) a strutture aperte recentemente. Personalmente ho provato alcune di esse e devo dire che la Michelin ha fatto un’ottima scelta.

I pareri sono soggettivi e i ristoranti che meriterebbero la targa rossa attaccata all’ingrasso, sono veramente tanti, ma per fortuna non siamo noi ad avere questa responsabilità.

Ma sfatiamo un mito…che ci sia la stella o che non ci sia, possiamo sempre fare una selezione personale dei nostri posti d’eccellenza.

La fidelizzazione ed un buon apprezzamento, ha un valore più forte di un giudizio scritto su un libro.

Tutto arriva per chi sa…raggiungere i propri obbiettivi con insidiante umiltà.

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